sabato 27 luglio 2013

Andrea Doria... L'affondamento dell'Orgoglio Italiano!!!!!


Era il 26 luglio 1956 quando poco lontano dalla costa di Nantucket, dopo undici ore il Transatlantico Andrea Doria si adagia sul fondale.

L'Andrea Doria adagiata sul fondale

L’Andrea Doria era un transatlantico della Italia di Navigazione S.P.A., del gruppo IRI-Finmare, meglio conosciuta però come “Italian Line”. Fu interamente costruito presso i cantieri navali Ansaldo, di Genova Sestri Ponente.

Fu varato il 16 giugno 1951 e il suo primo viaggio inaugurale fu il 14 gennaio 1953. Il nome che gli viene dato è in ricordo all’ammiraglio ligure vissuto nel XVI secolo, Andrea D’Oria. Questa imponente nave poteva portare fino a 1241 passeggeri, ed era l’orgoglio dell’Italia che stava risorgendo dopo le Grandi Guerre. Molto apprezzata dai suoi passeggeri per la sicurezza e la bellezza dei suoi interni di lusso.

L'Andrea Doria il 14 gennaio 1953 , il giorno del primo viaggio

Il 25 luglio 1956 verso le 23.10 l’Andrea Doria stava entrando in un tratto di mare molto trafficato, spesso coperto da fitte nebbie.

La Stockholm dopo l'impatto
L’Andrea Doria rispettava le norme da seguire durante le forti nebbie, e continuava quindi a emettere fischi. La nave svedese Stockholm, della Swedish America Line, invece non emetteva i fischi ed anche lei si stava dirigendo nello stesso punto della nave Italiana.

Le due navi cominciarono a vedersi sui radar, e quando si videro ad occhio nudo era ormai troppo tardi per ogni tipo di manovra. La Stocholm virò a Dritta (a destra) e Indietro Tutta, mentre l’Andrea Doria virò a sinistra.
La Domenica del Corriere del 26 luglio 1956

Tutta via non servì ad evitare la violenta collisione, che avvenne con un angolo quasi di 90 gradi.

La Stockholm era una nave che poteva operare anche come rompighiaccio, motivo per cui possedeva una prua rinforzata. Questo squarciò la fiancata dell’Andrea Doria, che cominciò a riempirsi d’acqua. Questo portò presto la nave ad avere un’inclinazione di circa 20 gradi. Ovviamente le scialuppe sul lato opposto allo schianto erano inutilizzabili, vista la grande inclinazione.

46 dei 1706 passeggeri trovarono la morte durante l’impatto, insieme a 6 uomini della Stockholm. Queste persone purtroppo si trovano nel punto dello schianto. Un’unica ragazzina di 14 anni, che si trovava assieme alla sorellina nella cabina 52 dell’Andrea Doria si salvò all’impatto e venne ritrovata sul ponte della Stockholm, la bambina si chiama Linda Morgan, figlia del cronista che tenne vivo lo spirito dei passeggeri della nave Italiana e di tutte le persone che da terra stavano ascoltando le radio per avere notizie.

L'Andrea Doria durante l'affondamento

I soccorsi furono immediati e tutti i passeggeri, e l’equipaggio riuscirono ad allontanarsi dalla nave. Il comandante dell’Andrea Doria, Piero Calamai, volle restare sulla sua nave, ma fu successivamente costretto a scendere e mettersi in salvo dai propri ufficiali che tornarono indietro a prenderlo.

L'Andrea Doria durante l'affondamento

L'elica dell'Andrea Doria ,
l'ultima parte visibile prima di affondare
Il comandante Calamai chiese di poter trainare la nave fino ad una zona di secca, ma al dinego dovette assistere all’affondamento, di quella nave che rendeva tanto orgogliosi gli Italiani. La nave affondò dopo ben 11 ore, alle 10 e 09 del 26 luglio 1956. L’ultimo pezzo visibile dell’Andrea Doria fu l’elica, presto inghiottita anch’essa dal mare.

L’Andrea Doria fu l’ultimo grande transatlantico ad affondare prima che l’aereo s’imponesse come mezzo di trasporto civile per rotte così lunghe.


domenica 21 luglio 2013

La vecchia e cara macchina per scrivere...


Era il 1829 quando, negli Stati Uniti, William Burt brevetta la prima macchina per scrivere.

La macchina per scrivere, o più comunemente chiamata macchina da scrivere è uno strumento formato da una tastiera collegato a vari dispositivi meccanici (martelletti) che permettono di imprimere su di un foglio dei caratteri (lettere, numeri, punteggiatura e simboli vari).

Oggi la macchina da scrivere è stata rimpiazzata dai personal computer (PC).

Con la nascita della macchina da scrivere nacque anche il mestiere della dattilografia, inizialmente riservato alle donne.

La storia vuole che ad inventare la macchina per scrivere siano stati in molti, quasi uno per ogni zona del mondo, senza conoscersi o sapere del lavoro altrui.

Abbiamo un inventore anche in Italia, colui che creò il vero primo prototipo della macchina da scrivere. Originario di Novara, l’avvocato Giuseppe Ravizza, nel 1846, inventò una macchina, brevettata come “il cembalo scrivano”, capace di far scrivere i cechi.

Questo era possibile dagli standard di posizionamento tasti, per esempio la QWERTY (usata tutt’ora nelle tastiere dei PC), o dalla QZERTY o la AZERTY.

Questo posizionamento strategico dei tasti era stato inventato per permettere una facile memorizzazione dei tasti per il lavoro di dattilografia e per permettere alle mani di lavorare entrambe alternandosi in modo ergonomico.


La macchina per scrivere era spesso accompagnata da gomme per cancellare o dai bianchetti per correggere gli errori. Era molto usata anche la carta carbone per permettere di avere la doppia copia di un documento o di uno scritto.

Oriana Fallaci


La macchina per scrivere, molto usata da giornalisti come Oriana Fallaci, Idro Montanelli con la sua Olivetti lettera 22 e negli anni '80 è stata rispolverata da Jessica Fltcher, nella seria televisiva "La signora in giallo".

Idro Montanelli

martedì 16 luglio 2013

Ci lascia la grande voce del cinema Tonino Accolla...


ROMA - Mitica voce (e risata) di Eddie Murphy, Mickey Rourke, Kenneth Branagh, di Homer Simpson e di innumerevoli altri celebri personaggi, grande direttore di doppiaggio (da Titanic a Braveheart ai maggiori successi degli ultimi 30 anni) nonché attore teatrale e televisivo: è morto domenica 14 luglio, a Roma, al Policlinico Gemelli dopo una lunga malattia, Tonino Accolla.


Eddie Murphy
Originario di Siracusa, 64 anni, era noto al grande pubblico per aver doppiato Eddie Murphy in quasi tutta la filmografia del comico afroamericano. Il connubio con l'attore, però, si è interrotto con il film Tower Heist - Colpo ad alto livello del 2011. Accolla viene sostituito da Sandro Acerbo e Eddie Murphy perderà (in Italia) il suo marchio di fabbrica: la sua celebre risata. Tra i personaggi a cui ha prestato la sua voce, va ricordato anche Homer nella versione italiana dei Simpson.
Homer Simpson
Nella stessa serie tv animata è stato direttore del doppiaggio della maggior parte degli episodi trasmessi in Italia. Ma il suo successo è dovuto anche al doppiaggio di molte tra le star hollywoodiane più in voga: da Tom Hanks a Mickey Rourke, da Hugh Grant a Jim Carrey, passando per Ben Stiller, Tim Curry e Gary Oldman (Léon e Il quinto elemento), nonché il personaggio Timòn nei film d'animazione della serie 'Il Re Leone' e Mike nel film 'Monsters & Co'. Ha inoltre prestato la sua voce a Mushu nel film 'Mulan 2' del 2004. E' stato direttore del doppiaggio di vari film fra cui Borat, Hot Shots!, Il Silenzio degli Innocenti, BraveHeart, Crush, Titanic e Avatar.
Timòn in Il re leone
Tra i tanti riconoscimenti ricevuti nella carriera anche il Nastro d'argento per il miglior doppiaggio eseguito nel 1991 per la parte dell'attore Kenneth Branagh nell'Enrico V. Zio della doppiatrice Natalia Accolla, lascia un figlio, Lorenzo, che ha seguito le orme paterne e anche lui oggi è doppiatore.

Mushu in Mulan




Mike in Monsters & Co'












Ciao Tonini...








Fonte A.N.S.A.

giovedì 11 luglio 2013

L'Inferno di Dante, è ora nella penna dello scrittore Dan Brawn...


L’Inferno di Dan Brown.

Oramai non si fa che parlare di altro, l’ultimo romanzo dello scrittore statunitense Dan Brown.
È il quarto romanzo che vede protagonista Robert Langdon, professore all’Università di Harvard ed esperto di simbologia religiosa.

Anche questa volta lo scrittore ambienta la sua opera in due importanti città Italiane. Dopo Roma, con “Angeli e Demoni”, è la volta di Firenze e Venezia.

Il romanzo infatti si apre proprio a Firenze, dove Langdon si risveglia in ospedale senza memoria, e subito comincia a girare per la cittadina, accompagnato dalla dottoressa Sienna Brooks. Robert cerca di ritrovare la memoria tornando sui suoi passi, questo lo porta a Palazzo Vecchio, ma inseguito dalle forze armate del suo consolato, è costretto ad arrivare a Palazzo della Signoria, passando dal Corridoio Vasariano.

I due infatti entrano di nascosto nel Corridoio, dall’entrata nel Giardino di Boboli, tramite la Grotta del Buontalenti. Una volta arrivati a Palazzo Vecchio, sono nuovamente individuati dai loro inseguitori, ma un indizio li porta a Venezia sulla tomba del Doge Enrico Dandolo, per scoprire dove è stato nascosto un pericoloso Virus. Ma addentrandosi per la città Langdon si rende conto di aver sbagliato meta, infatti il Doge riposa a Istanbul, nella Basilica di Santa Sofia…

È un romanzo avvincente e pieno di enigmi, che cerca nella storia e nella letteratura fiorentina di risolvere gli enigmi lasciati dall’Ombra, lo scienziato creatore del pericoloso virus, ed esperto dantista. Che aveva nascosto all’interno dell’opera lasciata da Dante la strada per ritrovare il virus.

Invito quindi a leggere questo coinvolgente romanzo ed a immedesimarvi nel protagonista Robert Langdon ripercorrendo anche voi i passi della Divina Commedia girando per Firenze, e perché no, sino ad arrivare a Venezia e Istanbul.

A Firenze molte associazioni stanno già organizzando Tour guidati sulle tracce di Robert Langdon. E presto cominceranno anche le riprese per il film, non vediamo l’ora di vederlo sui grandi schermi.


E allora forza… tutti in libreria e dopo al Cinema per un altro appuntamento con Robert Langdon e Dan Brown!!!!

sabato 6 luglio 2013

Quella Bomba di Bikini!!!!!


Ed eccoci.. arriva il caldo… l’estate e si parte per il mare…

E li tutte le donne sfoggiano i loro nuovi bikini.

Ma lo sapevate che il bikini ha origini molto antiche??!! Ebbene si, già le donne della Roma antica indossavano un rudimentale antenato del due pezzi.
Mosaici dell'antica Roma
Sarà però il sarto francese Louis Réard a creare il bikini moderno, uscito il 5 luglio 1946. L’ha progettato su disegno del collega Jacques Heim.

Réard chiese a molte modelle francesi di indossare il nuovo costume, ma si rifiutarono tutte, allora chiese a Micheline Bernardini, modella e spogliarellista del Casino de Paris, la quale accolse la proposta sfoggiando il nuovissimo indumento.
Micheline Bernardini,
5 liglio1946
Oggi ci sono moltissimi modelli di Bikini, uno che copre di più, uno di meno, uno a fascia, l’altro a tanga, il topless e chi più ne ha più ne metta, ma la cosa sicura che ogni donna ne ha o ne ha posseduto almeno uno.

È evoluto moltissimo dai primi modelli, che le donne si rifiutavano di indossare sino al boom dei primi anni ’60, portato dai vari film e serie TV in cui le attrici cominciano a portare il costume sexy per eccellenza!!!
dal film 007 James Bond
Licenza di Uccidere, 1962

Il nome del costume è stato molto discusso in quanto scelto prendendo ispirazione dall’Atollo di Bikini, isole in cui gli USA sperimentavano la bomba nucleare proprio nello stesso periodo dell’uscita del costume, e il suo ideatore ha voluto dare lo stesso nome al due pezzi perché prevedeva che anche il costume sarebbe stato una BOMBA!!!!!!!

uno dei primi Bikini

Bikini tipico
Bikini tradizionale

nuovi bikini a fascia
Anche le Piccole Donne
hanno i loro Bikini!!!

giovedì 4 luglio 2013

Directory Blog Italiani

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martedì 2 luglio 2013

I profili dei Segni... Lui CANCRO e l’amore

Lui CANCRO e l’amore:

il primo amore

il Cancro, ricettivo ed egocentrico, cresce all’ombra protettiva della famiglia, con interessi circoscritti, impegnato a guardare consensi, affetto e tenerezze.

Simpatico ed attraente, con quella sua aria di eterno fanciullo, passa rapidamente dalla condizione di figlio a quella di fidanzato.

Incoraggiato più volte dai famigliari, si lascia condurre all’altare dal primo amore, una ragazza per benino, dolce e comprensiva, con una buona posizione sociale e finanziaria, adatta a sollevarlo il più possibile dalle preoccupazioni e dalle ansie.

Voluttuosamente passivo, si dedica all’amore con intensità. Sollecitato da effusioni preliminari, da frasi carezzevoli, si dona con fantasia e raffinatezze… altruisticamente.

Il suo modo di fare, sempre così grazioso, tenero, piacevolmente infantile, non tragga però in inganno sulla sua innocuità. È vischioso ed occorre guardarsi attentamente dal suo atteggiamento assente, dalla sua finta noncuranza e dalla sua vera apatia.

Quando sente odore di conquista si sveglia ed ha pretese sessuali spesso eccessive; è un lussurioso eternamente giovane che gioca sulla tenerezza che riesce ad inspirare o sfruttare il vostro istinto materno per acchiapparvi.

Considera la moglie una compagna ordinata e puntuale, precisa nel soddisfare tutti i suoi desideri, dall’abbigliamento al “confort” domestico, ospitale con la parentela sempre numerosa e un po’ invadente.
Sembra un marito esemplare. Fatelo dormire in una culla e cullatelo, si lascerà viziare e vizierà tutti, e buon per voi e ce la fate a prendere con sportività un’attitudine del genere. A lasciarlo troppo libero di fare i capricci c’è il rischio, però, di vederlo trasformarsi un girellone che chiede di essere eternamente servito dagli altri: allora nulla più soddisfa, vuole tutto quel che è nuovo, punta i piedi, fa il broncio…

Il Cancro è condiscendente, benevolo, compassionevole, ma è soggetto a mutevoli sbalzi di umore, a repentini cambiamenti di opinione.

Le collere e la gelosia hanno sempre un tono sommesso, mascherati da mutismo o sorrisi bonari di sufficienza.

Vive per tenere unito il focolare domestico, includendovi i genitori, i fratelli, le sorelle, parenti vari e amici cari. Si prodiga, nelle feste di famiglia, anniversari, cresime, battesimi.


Protegge e si fa proteggere, facendosi anche perdonare dalle ragazzate: la sua fantasia gli suggerisce qualche scappatella, ma poi ci ripensa su ed è il primo a tirarsene indietro. L’avventura è troppo rischiosa e offre poco in cambio. Meglio il collaudato guscio famigliare.