martedì 30 aprile 2013

Per non dimenticare i Lavoratori!!!



Domani è il primo maggio, festa dei lavoratori.
Ci sono voluti anni e sangue versato per avere i diritti che abbiamo oggi nell’ambito lavorativo.
Il 20 luglio 1889 nasce a Parigi la ricorrenza del 1 maggio.
Questa festa intende ricordare i diritti guadagnati dai lavoratori, in particolare la legge sulle 8 ore lavorative, in passato non rispettata dai datori di lavoro, che sfruttavano gli operai.

La data del 1 maggio è stata scelta in ricordo della strage di Chicago del 1886. Nei primi giorni di maggio infatti ci furono delle manifestazioni e le forze armate chiamate per sedare la folla aprirono il fuoco uccidendo molti manifestanti e ferendone altrettanti.
L’11 novembre dell’anno successivo, quattro operai, quattro organizzatori sindacali e quattro anarchici furono processati e condannati all’impiccagione.


La festa quindi, è sì, un momento di relax, di svago e un’occasione per stare con la famiglia, ma deve essere anche un momento per ricordare chi è morto combattendo per i nostri diritti, i diritti dei lavoratori, di uomini e donne che ogni giorno hanno la possibilità di andare a lavorare, con orari regolari, percependo uno stipendio, ed essendo trattate come persone degne di rispetto, e non come animali!!!

La festa quindi, è sì, un momento di relax, di svago e un’occasione per stare con la famiglia, ma deve essere anche un momento per ricordare chi è morto combattendo per i nostri diritti, i diritti dei lavoratori, di uomini e donne che ogni giorno hanno la possibilità di andare a lavorare, con orari regolari, percependo uno stipendio, ed essendo trattate come persone degne di rispetto, e non come animali!!!

In questa difficile situazione economica, che ha colpito molte famiglie, le quali fanno fatica ad arrivare a fine mese. 
Siamo convinti che la festa di questo 1 maggio sia un talismano di buon auspicio per tutti.
In quanto è noto che gli Italiani sono un popolo capace di tirarsi su le maniche nei momenti duri... e allora forza.... buona festa del lavoro!!!!

domenica 28 aprile 2013

Il Galletto consiglia…







Vista l’entrata in scena della Signora Primavera abbiamo deciso di fare un giretto per voi per consigliarvi quattro posticini che in questo periodo, così suggestivo e romantico, non potete assolutamente perdere!!!!






In primis l’affascinante Giardino dell'Orticultura, che si trova agli inizi di via Bolognese, e che fino al primo maggio ospita “L’annuale mostra primaverile di piante e fiori”.
 Ciò che è interessante sapere è che la struttura fu progettata dall’ingeniere e architetto Giacomo Roster, il quale incaricò due ditte di Pistoia per realizzare il Trepidario (una grande serra in ferro e vetro). L'interno, che era riscaldato da stufe, è abbellito da due vasche decorate da rocce spugnose, un omaggio all'architettura manierista. In totale vennero assemblati ben 9.700 pezzi, con otto tonnellate di ferro cilindrato che sostengono la struttura. Venne chiamato così il "Palazzo di cristallo", circondato da un’affascinante e magnetico giardino con vialetti ricchi di colori e profumi. 


All’interno della serra si trova il “Bar delle Farfalle" dove potrete trovare una selezione dei tè più pregiati in tazze di porcellana finissima concesse per l’occasione da Richard Ginori di Firenze, mentre biologi e entomologi forniranno informazioni sulla vita delle farfalle.

Ingresso dalle 09.00 alle 19.30 da via Vittorio Emanuele II e da via Bolognese.



La seconda tappa da visitare subito dopo è senza ombra di dubbio, il Giardino delle Rose, in piena fioritura. Sotto al Piazzale Michelangelo verso ovest, in viale Giuseppe Poggi. 
Un tempo aperto al pubblico solo per un breve periodo in primavera, mentre da qualche tempo a questa parte il giardino è aperto ogni giorno dell'anno (eccetto Natale e Capodanno).

Fu realizzato nel 1865 dallo stesso architetto del Piazzale Michelangelo, Giuseppe Poggi su incarico del Comune di Firenze quando Firenze diventò capitale d'Italia. Venne poi spartito a terrazzamenti da Attilio Pucci che utilizzò la sua posizione e i muri di sostegno delle terrazze per dar vita ad una collezione di rose. Costruito secondo il modello alla francese ha un ambiente naturale bucolico, ma allo stesso tempo ben organizzato. Di particolare interesse è l'impianto di irrigazione, formato da una cisterna posta in alto, in prossimità del piazzale, e da una conduttura che porta l'acqua fino alle numerose prese in giardino. 
Dal 30 settembre 2011 il Giardino ospita in modo permanente dieci sculture in bronzo e due gessi dell'artista belga Jean-Michel Folon, grazie alla donazione fatta dalla vedova dell'artista al Comune di Firenze; già nell’estate del 2005, anno in cui scompare l’artista, era stata organizzata una mostra in suo onore.

Aperto tutti i giorni dalle 09.00 al tramonto.



Altro posto a nostro avviso imperdibile e poco distante dal Giardino delle Rose è il Giardino dell’Iris, che si raggiunge percorrendo il viale dei Colli in direzione Firenze.
L'ingresso, ponendo le spalle al David, è sulla sinistra del piazzale Michelangelo, all'inizio del percorso pedonale che costeggia il viale dei Colli. Il giardino dell’Iris è curato dalla Società Italiana dell’Iris, che ogni anno organizza il Concorso Internazionale per i produttori dell’iris più bello; è visitabile nel mese di maggio, il mese della fioritura del "giglio" o "giaggiolo", simbolo della città fiorentina.
Il giardino dell'Iris accoglie oltre 2000 varietà di questo fiore che, forse per i suoi vari e vivaci colori prese il nome dalla dea Iride. Nel 1967, nella zona più bassa, fu costruito un laghetto per ospitare nel terreno acquitrinoso le Iris giapponesi e Louisiana.
Specialisti, botanici, ibridatori, orticoltori provenienti da diverse nazioni estere visitano e operano nel Giardino per l'interesse scientifico che esso riveste in quanto importante riserva del "Genere Iris".
 
Il giardino apre le sue porte tra il 25 aprile e il 20 maggio e può essere visitato gratuitamente tutti i giorni, dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00.



Ultimo, ma non ultimo per bellezza, è il Giardino di Villa Bardini, si estende su un'ampia zona collinare dalle pendici di piazzale Michelangelo fino all'Arno, tra piazza dei Mozzi, via de' Bardi, la Costa Scarpuccia, Costa San Giorgio e la Via di Belvedere (con due accessi), per una superficie totale di circa 4 ettari.
La parte più scenografica del giardino è la grande scalinata barocca che culmina con un piccolo edificio-belvedere, dal quale si gode una spettacolare vista sulla città. Nelle vicinanze si trovano sei fontane decorate da mosaici. 
Numerose sono le rose e gli iris piantati, oltre alle ortensie e altre piante decorative. Nella parte più bassa c'è un teatro verde, ricavato nella vegetazione in una conca del terreno. Nel giardino troverete due grotte: una, simile ad una grotta naturale, nella parte più alta, e una più decorata, situata a valle, sormontata all'ingresso da un arco in laterizi. Fanno parte del giardino anche un tempietto e alcune statue.


In questo periodo l’orario di apertura al pubblico è tutti i giorni dalle 08.15 alle 18.30. Il biglietto Intero è di € 10,00 , il ridotto riservato agli appartenenti alla Comunità Europea tra i 18 3 i 25 anni è di € 5,00 ed è Gratuito per chi ha meno di 18 anni e più di 65 anni. Il biglietto di ingresso di validità giornaliera è cumulativo con il Giardino di Boboli, Galleria del Costume, Museo degli Argenti e Museo delle Porcellane e può variare in funzione delle mostre temporanee che si possono svolgere nel corso dell’anno in tali musei.

giovedì 25 aprile 2013

Nessie verità o leggenda!!??



Il due maggio ricorre l’ottantesimo anniversario del primo avvistamento di Nessie…E noi siamo andati a visitare il lago, comodamente davanti al computer, con Google Maps. E… Accipicchia!!! Anche noi abbiamo visto il “Mostro di Loch Ness”…


da Google Maps :






Era il 2 maggio 1933 infatti quando l’Inverness Courier pubblico che nel lago era stata avvistata una strana creatura, i coniugi MacKay, proprietari di un albergo in riva al lago, avevano notato emergere due gobbe dall’acqua.

Due mesi più tardi, il 22 luglio dello stesso anno, anche un’altra coppia di cognugi, tali Mr. E Miss Spicer avvistarono il mostro. Essi narrarono di aver visto la strana creatura attraversargli la strada con un animale catturato nei boschi, mentre stavano percorrendo la nuova strada che costeggia il lago. I due ebbero appena il tempo di arrestare l’automobile e vedere la bestia buttarsi nel lago per non riemergere più.

Dopo questi due avvistamenti il lago fu preso d’assedio, tutti volevano vedere il mostro.

Ma il primo avvistamento risale al 565 d.c. quando l’irlandese San Colombano, di passaggio sulle sponde di Loch Ness, assistette al funerale di un uomo che fu assalito durante una nuotata da una creatura marina chiamata Nisaeg. Si narra che la sera stessa anche il Santo s’imbatte nella creatura che riuscì a cacciare con le preghiere.

La rivista Illustrated London News il 13 gennaio 1934 pubblicò un’intero numero dedicato al mostro del lago.


Da quel lontano giorno ad oggi, sono stati molteplici gli avvistamenti della creatura, e moltissime le foto.

Molte delle quali però sono risultate fasulle, la più famosa è senza ombra di dubbio “La foto del Chirurgo”, Mr. Robert Kenneth Wilson riuscì infatti a scattare la famosa foto(che trovate a fianco) di Nessie, con l’ausilio di un suo amico. 
A distanza di sessant’anni il Centro Loch Ness scoprì che la foto era un falso. Infatti erano state montate una testa ed una coda su di un sottomarino giocattolo.


Vera invece si rivelò la foto di Mr.  Hugh Gray. A testimoniare la veridicità dell’immagine furono gli esperti della Kodak, esaminando la pellicola.

Nel 1966 l’ingeniere aereonautico, Tim Dinsdale, con una telecamera da 16 millimetri, riuscì a filmare il mostro per pochi secondi. Dinsdale sottopose il filmato al giudizzio della Royal Air Force, i quali hanno parlato di un oggetto tra i 3,5 e i 5 metri di lunghezza e con curve dorsali, non simile ad una barca, e “animato”.

Nel 1969 l’Università di Birmingham durante una spedizione scientifica individuarono con i sonar la presenza di grossi animali nel lago, ed esclusero che si trattasse di banchi di pesce.
Le ipotesi scientifiche avanzate durante il corso degli anni sono molteplici:
Il mostro non esiste, per queste ragioni di ordine tecnico:
  • Ø  Perché non sono mai stati ritrovati resti animali.
  • Ø  La piramide alimentare del lago non potrebbe sostenere il fabbisogno di mostri
  • Ø  Se esistesse un solo mostro, avrebbe una così veneranda età, da non poter più essere in vita. E se ci fosse più di un mostro, dovremmo avere dei resti.

Un’altra teoria è quella che sul fondo del lago esista un canale segreto che lo colleghi al Mare del Nord.

Altre supposizioni riguardano la forma dello strano essere: chi suppone sia un serpente marino, chi un cetaceo, alcuni una lumaca gigante e poi c’è chi sostiene sia un proboscidato.
Anche se escludo che un Elefante, che ama il caldo, riesca a vivere in un lago così freddo, e per giunta sempre sott’acqua. La mia fantasia è più propensa all’idea della segreta porta “di casa” sul fondale.

Ma voi siete liberi di viaggiare con la vostra fantasia, noi vi abbiamo raccontato i fatti, ma del resto questa resta una leggenda!!!

Se volete sapere tutta la storia vi consigliamo questo video: